Il Centro Diurno di Rimini

Il Centro Diurno di Rimini offre servizi di tipo socio-sanitario in una struttura semiresidenziale destinati a:

  • utenti con situazioni di dipendenza patologica che necessitano di intervento psicoterapico;
  • utenti provenienti da altri programmi terapeutici e che necessitano di una fase di accompagnamento, prima del reinserimento, più vicina al territorio riminese.

Il programma è rivolto ad utenti sia di sesso maschile sia femminile.

L’utente, all’ingresso, non deve presentare patologie (fisiche o psichiatriche) acute in atto.

Le finalità terapeutiche del servizio

Il programma terapeutico che viene svolto nel Centro Diurno di Rimini ha i seguenti obiettivi:

  • Accoglienza e supporto alla motivazione al cambiamento.
  • Osservazione dei momenti clinici e della quotidianità .
  • Favorire il raggiungimento del maggior equilibrio psico-fisico possibile.
  • Impostazione e durata della terapia secondo le necessità della persona (in accordo col diretto interessato e col servizio inviante).
  • Riduzione della conflittualità familiare.
  • Accompagnamento della persona nella fase del reinserimento (quando concordato).
  • Informazione ed orientamento sia per gli utenti sia per i familiari.

Le risorse disponibili per l’attuazione del servizio

Le modalità cliniche e organizzative utilizzate nel Centro Diurno di Rimini sono gestite da un gruppo di esperti composto da psicologi, educatori professionali e uno psichiatra formati secondo la Concezione Operativa di Gruppo.

C’è anche un gruppo di operatori che fanno da supporto per tutto ciò che riguarda gli aspetti amministrativi e gestionali/organizzativi:

  • il personale amministrativo per ciò che riguarda le fatturazioni ed il controllo dei conti;
  • i settori di lavoro che vedono in parte impegnata l’utenza e che sono gestiti da personale (operatori di comunità qualificati) che collabora con l’equipe terapeutica.

L’organizzazione del trattamento

Le modalità del trattamento sono le seguenti:

  • All’ingresso un primo colloquio propedeutico all’inserimento.
  • I colloqui, con gli operatori di riferimento (psicologo e educatore), sono ripetuti tutte le settimane.
  • Sono previsti colloqui familiari (ove possibile) da ripetersi più volte durante il trattamento.
  • È’ prevista la partecipazione a: un gruppo settimanale di psicoterapia, un gruppo multifamiliare quindicinale, un gruppo psicopedagogico settimanale.
  • Durante le riunioni dell’equipe terapeutica il caso è valutato ed inquadrato a fini diagnostici.

Il trattamento giunge a dimissione quando il paziente ha verificato (insieme all’equipe curante) il raggiungimento degli obiettivi concordati inizialmente

Le modalità del trattamento

  • L’utente del Centro Diurno è trattato e seguito individualmente, per cui ciascuno ha uno psicologo e un educatore di riferimento all’interno della equipe terapeutica.
  • L’utente stipula un contratto terapeutico nel quale fissa gli obiettivi da raggiungere durante la permanenza nella struttura comunitaria; nello stesso momento all’utente viene chiesto di conformarsi alle regole di comportamento quotidiane.
  • L’osservazione dei vari momenti clinici e della quotidianità offre del materiale di riflessione e di analisi consentendo un lavoro sulla persona al fine di favorire i cambiamenti previsti negli obiettivi concordati.
  • Gli obiettivi principali di tale lavoro sono: comprensione di se stessi, capacità di assumersi delle responsabilità e favorire un processo di adattamento attivo alla realtà esterna (alla quale l’utente deve tornare).

Collocazione della struttura

Il Centro Diurno di Rimini si trova in zona periferica rispetto alla città di Rimini. E’ tuttavia facilmente raggiungibile sia con mezzi pubblici (prendendo l’autobus n° 9 provenendo dalla stazione ferroviaria) sia con mezzi privati (la statale Adriatica e la statale Via Emilia sono a poche centinaia di metri).

Le modalità di accesso alla struttura

La procedura usuale per l’accesso al Centro Diurno prevede che ci sia un’iniziale richiesta, anche solo telefonica, da parte di un ente (di solito un Ser.T. e/o un C.S.M.) o da parte dello stesso utente interessato per verificare la possibilità di inserimento in struttura. Entro una settimana dal primo contatto avviene il primo colloquio per la valutazione del caso, che è propedeutico all’ingresso in struttura, dopo opportuna valutazione da parte dell’equipe. Ai fini dell’approfondimento della valutazione del caso, al servizio inviante viene chiesta una relazione sull’utente in oggetto. Il colloquio ha la doppia finalità della conoscenza diretta dell’utente, con la compilazione della scheda di anamnesi, e di renderlo edotto sul funzionamento della struttura.

La valutazione del caso da parte dell’equipe permette di decidere sull’idoneità dell’utente all’eleggibilità a tale ruolo ed inserirlo nella lista di attesa.

Dopo questa prima valutazione vengono ripresi i contatti con l’operatore del servizio d’invio che ha fatto la richiesta d’inserimento per definire insieme e più in dettaglio un progetto terapeutico personalizzato, attraverso la scheda progetto per l’inserimento in struttura, che comprende:

  • obiettivi
  • tempi
  • modalità di verifica
  • risorse da attivare/attivabili per raggiungere gli obiettivi.

Vengono poi fissati nuovi colloqui per verificare la reale volontà dell’utente ad intraprendere il percorso terapeutico progettato ed accertarne la fattibilità in base alle condizioni personali, famigliari, e/o di altro genere di cui occorre tener conto.

Quando i tempi di attesa per l’ingresso si protraggono nel tempo (per via delle liste d’attesa o per motivi personali dell’utente), i colloqui vengono proseguiti con la finalità di monitorare, in collaborazione del servizio inviante, l’andamento dell’utente.

Infine quando l’equipe del Centro Diurno fissa la data d’ingresso, in accordo col servizio d’invio, la stessa viene comunicata all’utente e ai suoi famigliari.

L’accesso alla struttura può avvenire, come accennato sopra nella descrizione dell’utenza destinataria del servizio, anche con la provenienza da un programma terapeutico, generalmente dal COD di Vallecchio o, più di rado, dal COD “L’Airone”, e dalla CT di Vallecchio; in tal caso non si tratta di un ingresso, come quello sopra descritto, ma di un passaggio (il più delle volte graduale) da struttura ad un’altra. Il passaggio avviene tramite colloqui da parte del responsabile del Centro Diurno con l’utente e presentazione del caso da parte dell’operatore referente del caso della struttura di provenienza.

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Il Centro Diurno di Rimini
Responsabile: Dr.ssa Laura Grossi

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