La concezione operativa di gruppo

La Concezione Operativa si sviluppa nella prospettiva della Psicologia Sociale Analitica e si basa sui legami che si creano tra individuo, il suo gruppo, le istituzioni a cui fa riferimento e l’organizzazione comunitaria nel suo complesso. Elaborato dalla Scuola Argentina di Enrique Pichon Rivière, José Bleger e Armando J. Bauleo, coniuga teoria e pratica, e si pone l’obiettivo di portare i discenti a pensare in modo nuovo, intorno all’oggetto della formazione, facendo intrecciare la teoria, attraverso l’informazione, e l’esperienza, mediante la pratica di essere un integrante del gruppo. Si tratta di non acquisire semplicemente nozioni, ma di elaborarle tenendo in considerazione gli aspetti emotivi, affettivi che l’informazione muove, andando a stimolare gli schemi concettuali che la persona già possiede e che sono frutto delle sue conoscenze e esperienze passate. Si tratta di un processo di destrutturazione e di ricostruzione, tramite il gruppo, dei contenuti, per creare pensieri nuovi e originali.Il nuovo schema potrà essere utilizzato nell’ambito lavorativo offrendo la possibilità di leggere le dinamiche gruppali e istituzionali a partire da quanto appreso e sperimentato.

Il percorso intende fornire gli strumenti per comprendere le dinamiche di gruppo e quelle fra gruppo e istituzione, saper progettare interventi e sviluppare la capacità critica e l’analisi dei processi istituzionali.

Metodologia didattica

Il dispositivo formativo prevede per ogni incontro due tempi didattici profondamente integrati: l’informazione e il gruppo operativo. L’informazione porta un contributo/stimolo quale impalcatura di riferimento teorica necessaria per procedere verso l’elaborazione delle conoscenze intorno agli argomenti proposti. Il gruppo operativo è il momento di approfondimento e ricerca che offre agli integranti la possibilità di interagire su ciò che l’esperienza dell’informazione ha dinamizzato all’interno dei loro schemi di riferimento personali e professionali. Il gruppo è la pratica dell’informazione, la possibilità di sperimentare qui e ora il processo dialettico teoria /pratica, condividendo tale esperienza in gruppo: conoscere il gruppo è fare esperienza in gruppo.

Finalità e obiettivi

  • Conoscere la concezione operativa di gruppo.
  • Saper utilizzare gli elementi di base della concezione per osservare, interpretare/comprendere e agire in direzione educativa.
  • Acquisire capacità ermeneutiche fondate sui concetti costituenti il modello operativo.
  • Saper valorizzare e ottimizzare la funzione individuale e gruppale nelle istituzioni.
  • Saper attivare processi riflessivi nei gruppi di lavoro.

Contenuti

  • La concezione operativa di gruppo: riferimenti storici e teorici generali.
  • Psicologia degli ambiti: individuo, gruppo, istituzione, comunità.
  • Struttura e setting – Le variabili del Campo: spazio, tempo, compito, ruolo/funzione.
  • ECRO (Schema Concettuale di Riferimento Operativo): strumento che definisce il colloquio gruppale. Dall’ECRO dell’individuo alla creazione di un nuovo ECRO gruppale.
  • Concetti di Vincolo / legame.
  • Concetti di manifesto e latente – La dissociazione strumentale
  • Identificazione proiettiva: osservazione e controllo del campo.
  • Coordinare il gruppo: il coordinatore di gruppo e la coordinazione in relazione al compito
  • Il processo gruppale: precompito, compito, progetto. L’équipe.
  • Il processo della resistenza negli ambiti e nell’evoluzione gruppale.
  • Concetto di istituzione e intervento istituzionale.
  • Analisi istituzionale: finalità, comunicazione, funzioni e apprendimento nell’istituzione.
  • Il livello simbolico: rappresentazione interna nei membri, gruppi informali, dinamicità.
  • Nozione di comunità e territorio. Il problema della partecipazione e della comunicazione.
  • Globalizzazione e gruppalità virtuale.

E’ previsto un modulo applicativo (Project work), finalizzato alla progettazione e alla sperimentazione pratica del modello operativo.

E’ prevista inoltre una fase di osservazione dei partecipanti in contesti di supervisione che sarà concordata con i formatori e il coordinatore del corso

A chi è rivolto?

La proposta formativa si rivolge a gruppi ed équipe multiprofessionali di psicologi, insegnanti, educatori, operatori sociali, gruppi politici, altre tipologie di gruppo in enti pubblici e aziende private.

Come si struttura il percorso formativo?

Il percorso è previsto su un arco temporale di due anni, ma è possibile concordare una durata diversa e una modularità specifica in base alle specifiche esigenze formative e organizzative che saranno concordate in sede di progettazione.

La cadenza consigliata è un incontro al mese (esclusi i mesi di luglio e agosto), tuttavia gli incontri saranno distribuiti nel corso dell’anno in base alla disponibilità dell’organizzazione generale.

Altri contenuti declinabili in percorsi formativi*

  • Etnopsichiatria generale e psicopatologia culturale
  • Etnopsicopatologia dell’età evolutiva: influenza della migrazione sui sistemi familiari e sul cambiamento dei modelli di sofferenza individuale
  • Problemi relazionali e disagio psico-sociale in contesti familiari disfunzionali
  • L’agire educativo intenzionale, gestione della crisi e dei conflitti (Conflitto e mediazione)
  • Metodi e tecniche della formazione
  • Teoria e pratica dell’alleanza educativa
  • Teatro educativo e tecniche di animazione
  • Stress da lavoro correlato e individuazione e gestione del burnout (9)

E’ possibile introdurre altri temi non compresi in questo elenco, facendone richiesta in sede di organizzazione del corso.

*NB. La metodologia didattica proposta è di norma basata sul modello operativo (informazione e gruppo). In funzione del percorso formativo, si potranno attivare assemblee di confronto e verifica dei percorsi formativi, setting teatrali e di sperimentazione applicativa dei contenuti e delle metodologie oggetto di apprendimento.

I percorsi di formazione possono essere propedeutici a interventi di supervisione.

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Organizzazione dei percorsi formativi

Modalità erogazione

La modalità ottimale è in presenza, tuttavia è possibile sviluppare il percorso in modalità remota, oppure strutturare un’erogazione integrata/mista. Gli spazi fisici adatti al lavoro sono possibilmente aule senza barriere architettoniche e sedie fisse al fine di facilitare differenti configurazioni del setting.

Chi sono i formatori?

Educatori, mediatori, formatori e professionisti del sociale (psicologi, psichiatri, ecc.), docenti universitari. Per approfondimento vedi curriculum settore formazione.

Percorso di progettazione e contatti

Per un eventuale proposta di formazione dettagliato, si rimanda a una specifica declinazione in base ai bisogni formativi rilevati in sede di confronto progettuale ed operativo.  A tal fine, si prega di attivare un primo contatto attraverso la form sottostante.




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    individuali e collettivi in ambiti professionali e sociale